L’indoeuropeo e la betulla

Cari sognatori distratti, questa settimana voglio condividere con voi l’origine e la natura della lingua denominata “Indoeuropeo”.

La civiltà indoeuropea popolò l’attuale Europa e Asia a partire già dall’Età del Bronzo, tuttavia i ritrovamenti di attrezzi, utensili e vari altri oggetti non hanno consentito agli archeologi di stabilire con chiarezza l’area di origine di quella geniale popolazione.

Ma mentre i reperti restavano avvolti nel terreno e nel tempo, la lingua mutava in continuazione, insieme allo sviluppo della popolazione. L’areale della popolazione si espandeva e la lingua lo seguiva, adeguandosi al nuovo territorio. Pertanto, si è convenuto che l’unico riferimento utile a definire l’area di origine della civiltà indoeuropea, fosse proprio la lingua e le sue parole.

Nello specifico, il lessico botanico. Le parole con cui il popolo indicava gli alberi, in quanto descrizione del mondo che pian piano scopriva, definiva e appunto, nominava; hanno dato un’indicazione interessante.

Prima fra tutte: la Betulla!

La lingua indoeuropea possedeva la parola “Betulla” che ritroviamo con la stessa radice in sanscrito, iraniano, slavo, russo, lituano, svedese e tedesco.
Essendo un albero con un habitat nordico, adatto ad un clima freddo, non lo ritroviamo nelle zone mediterranee. Nella lingua greca, infatti, non si trova la parola betulla, perché quella parte di popolazione, giunta in quell’area geografica, ha trovato la parole non utile a descrivere un albero che lì non esisteva. Tale parola è stata abbandonata e ne sono state adottate di nuove, utili a definire il nuovo areale.

Simili studi di carattere linguistico, congiunti agli scavi archeologici, hanno stabilito che l’origine della popolazione indoeuropea era situata tra le regioni del Mar Caspio e del Mar Nero, da cui nel IV sec. a.C., iniziarono una lunga migrazione.

Interessante, vero? Come l’uomo da sempre si sia relazionato con l’ambiente e con gli alberi! Un caro saluto, il blog si prende una pausa estiva e torna a settembre con un autunno, molto, molto caldo!