Un noce e il suo cane

Una storia vera – a cura di Carlo Maggiore

Cari sognatori distratti, oggi pubblichiamo una storia vera che un lettore ha voluto condividere con noi. Carlo è un collega ed amico che da sempre guarda la natura con occhi unici, la sua passione per la montagna e la fotografia la dicono lunga. Negli anni, Carlo ha condiviso le sue avventure anche con amici a quattro zampe, fedeli compagni di scalate e oggi, ci regala una storia vera, accaduta a persone a lui vicine.

Cera una volta una famiglia, che viveva in una villetta con giardino, alle porte di Torino. Un giorno, questa famiglia decise di adottare un cane. Il nuovo arrivato, (di cui non conosciamo il nome), esplorò da subito la sua nuova casa, il giardino e tra i tanti alberi, si avvicinò ad un noce, annusando la terra intorno. Lì si fermò e si mise a giocare. Da quel giorno in avanti, ignorò gli altri angoli del giardino, come se gli altri alberi non esistessero.
Sotto quel noce, il cane riposa, gioca, prende il fresco in estate, nasconde gli ossi, per lunghi anni.
Così per tutta la sua vita di cane.
Trascorsero gli anni e arrivò la sua ora.
Poco tempo dopo, in piena estate, il noce iniziò ad ingiallire, le foglie si avvizzirono e seccarono, in modo inspiegabile.
La famiglia chiamò un’esperto giardiniere, ma niente, la spiegazione non si trovò. Il noce era sano, non c’erano parassiti, malattie, nulla che potesse giustificare un completo ingiallimento della chioma.
Dopo alcune settimane, il noce morì.

Fine della storia.

Carlo si ferma qui e aggiunge: “è una storia vera, non so nulla di più, se il cane fosse cucciolo o adottato al canile, e nemmeno se sia stato sepolto sotto quel noce. So soltanto che ne farei un racconto. Ieri ho visto che hai pubblicato la foto di un noce e ho pensato di raccontartela“.

Grazie Carlo per le tue parole e il tuo pensiero.
Al prossimo giovedì, cari sognatori distratti, con una novità tutta al femminile!